MAX WEBER
La Sociologia
È la scienza dell'uniformità dell'agire umano e, a
differenza della storia, mira a rilevare i tratti comuni a più fenomeni
dello stesso tipo, a raggrupparli e studiarli in modo astratto.
Essa studia l'"agire sociale", che si definisce in relazione
all'agire degli individui. Tra le relazioni sociali particolare
rilievo assume quella che sta alla base dello Stato: la relazione di
potere (o dominio).
Weber individua tre forme di potere (all'interno delle quali
coglie le potenziali contraddizioni, capaci di produrne la dissoluzione)
:
» potere tradizionale:
è quello proprio delle monarchie assolute, fondato sulla credenza
del carattere sacro delle tradizioni e delle consuetudini.Può risultare
arbitrario;
» potere razionale-legale:
è quello proprio delle democrazie, fondato sulla credenza nella
legalità degli ordinamenti istituiti.Può essere messo in crisi dall'astrattezza
legale e dalla burocrazia;
» potere carismatico:
è quello proprio dei regimi totalitari, fondato sulla dedizione
carattere "sacro" , al valore di una persona, su un'entusiastica
adesione della massa al capo.È destinato a scomparire se non porta
benefici ai dominati.
Quanto al mondo moderno, esso è caratterizzato, secondo Weber, da
un processo di razionalizzazione i cui due motori fondamentali sono
stati lo sviluppo del sistema del denaro (economia e finanza) e lo
sviluppo del sistema del potere ( apparato amministrativo dello Stato,
burocrazia).
In tale processo -essenza del sistema capitalistico- la ricchezza è
stata svuotata dai caratteri religiosi e dai valori etici (che tanta
parte hanno avuto nella prima fase di affermazione del capitalismo) .
Ciò ha prodotto una erosione della trascendenza, un annullamento
dei valori, un "disincanto del mondo". Inoltre la società
occidentale mostra mali profondi quali il burocratismo, il totalitarismo
delle organizzazioni sociali, il formalismo, le degenerazioni
parlamentaristiche.