MAX WEBER

Il Positivismo

è un movimento filosofico che, anche sulla base delle molte scoperte scientifiche realizzate in ogni campo, sorse in Francia nella I metà del XIX secolo e nella seconda metà si affermò in Europa: in Inghilterra, in Italia e in Germania.
Il termine, riferito allo stadio scientifico del sapere, fu usato la prima volta da Saint-Simon (nel "Catechismo degli industriali") e poi da Comte (nel "Corso di filosofia positiva").

 

Caratteri fondamentali:

 » riconoscimento della scienza come unico tipo di conoscenza efficace e valida, in grado di produrre effetti "positivi" per l'umanità. Il compito della conoscenza umana non è infatti quello di scoprire le "essenze" o i principi superiori, non è quello di scoprire il "perché" dei fenomeni, ma è quello di scoprire il "come" i fenomeni avvengono, è quello di individuare le "leggi" della natura, le descrizioni dei fatti (che si caratterizzano per la capacità di previsione dei fenomeni);
 » riconoscimento del metodo scientifico ( sperimentale) come l'unico metodo valido;
 » rifiuto della metafisica che ricerca le essenze e i principi non codificati dal metodo scientifico;
 » estensione del metodo scientifico ad ogni ambito del sapere e dell'attività umana (con il conseguente effetto di favorire la nascita delle scienze umane e sociali)
 » trasformazione della cultura e della società sotto la guida della scienza.

Rapporti con l'Illuminismo

Nel Positivismo è possibile intravedere una ripresa del programma illuministico di razionalizzazione complessiva di tutto il campo della conoscenza e di utilizzo della scienza per il miglioramento della società.
Tale programma si inserisce però in un contesto diverso, che ora risulta caratterizzato sia dall'affermazione della rivoluzione industriale e dalle sue contraddizioni, sia dal fatto che la classe borghese (che fa propria questa visione) non è più una classe in ascesa (come nella Francia del '700) ma è al potere e, sostanzialmente, svolge un ruolo di conservazione dello stesso.
 

Positivismo in Francia

Si caratterizza per l'intento di organizzare unitariamente il progresso scientifico e migliorare la vita sociale (Comte: "Positivismo sociale")
 

Positivismo in Inghilterra

Si innesta su tradizioni utilitaristiche ed empiristiche e porta avanti posizioni politiche liberal - progressiste (Stuart-Mill); accetta la teoria dell'evoluzione facendone la legge unificatrice di tutto il mondo naturale e umano (Spencer).
 

Positivismo in Italia

Si propone come movimento che, sia sulla base del principio della valorizzazione della scienza, sia sulla base dell'accettazione della teoria dell'evoluzione (Ardigò) svolge il compito, pur senza produrre un pensiero originale, di svecchiare la cultura italiana, svincolarla dal Cattolicesimo e agganciarla a quella europea.
 

Positivismo in Germania

Si caratterizza per posizioni rigidamente materialistiche, in contrapposizione all'Idealismo e allo Spiritualismo della prima metà dell'800.