A. GRAMSCI
la conquista del potere e l'egemonia
La supremazia di una parte della società sull'altra si realizza non
solo tramite la forza, il dominio e gli apparati coercitivi, ma anche
tramite la capacità di direzione ideale, intellettuale e gli apparati
(scuola, Chiesa, cinema, teatro, partiti, sindacati, stampa) che impongono
i valori propri della classe al potere.
Gramsci quindi, elabora il concetto di "egemonia":
capacità di direzione intellettuale e morale che consente l'esercizio
del potere.
Egli ritiene che la conquista dell'egemonia deve essere l'obiettivo
fondamentale della classe in ascesa (classe operaia).
Se vuole conquistare il potere, la classe operaia deve imporsi sul
piano ideale, acquisire la capacità di risolvere i problemi della
collettività, deve, cioè, mirare a farsi "classe dirigente"
(prima ancora di essere dominante).