H. BERGSON

La critica alla scienza e lo spiritualismo

 

Bergson fa un esame critico della scienza, di cui mette in risalto:

 

a) l'incapacità di cogliere l'interiorità ;

 

b)l'insufficienza del metodo, inadeguato a spiegare il concetto centrale proprio della teoria evoluzionistica: quello del tempo.

 

Al Positivismo oppone quindi una visione che, rifacendosi alla tradizione dello spiritualismo francese, torna a valorizzare l'interiorità e la coscienza come oggetti fondamentali dell'indagine filosofica (in contrapposizione all'esteriorità propria dei fenomeni naturali privilegiata dal Positivismo), aprendosi verso una metafisica spiritualistica e una fusione di istanze filosofiche e religiose.

 

Quanto agli aspetti metodologici, Bergson propone modelli di spiegazione non più ispirati alla matematica, ma alla biologia, alla psicologia e alla sociologia.