H. BERGSON

Tempo e durata

Bergson critica il tempo della scienza : il tempo fisico, meccanico, spazializzato, inteso come istanti che si susseguono in un ordine lineare, capace di spiegare il mondo fisico, ma non quello organico..

 

Il tempo per lui è durata, flusso continuo di momenti che si compenetrano a vicenda e non possono venire separati gli uni dagli altri. La durata è il tempo vissuto, in cui gli istanti sono irriducibili e non esistono fuori della coscienza, ma dentro di essa, come anticipazione o come memoria.

 

È la memoria che caratterizza la vita profonda della coscienza ed è questo tempo vissuto che la scienza, con i suoi concetti astratti e rigidi, non può spiegare.