F. W. Schelling
La fase religiosa
(1804-1811)
In questa fase Schelling si propone di risolvere il
problema di fondo della sua filosofia monista: spiegare come il finito
possa discendere dall' Infinito, dedurre l'esistenza degli individui
dall'Assoluto.
Schelling identifica l'Assoluto con Dio inteso però non come Dio
creatore (come per il Cristianesimo), nè come Dio da cui emana il mondo
(come per il Neoplatonismo),nè come Dio che si identifica con il mondo
(come per il panteismo tradizionale).
Dio è inteso come realtà in
divenire, sede di una opposizione di
contrari (opposizione tra necessità e libertà, razionalità e
irrazionalità, bene e male). Tale opposizione ad un certo punto si
manifesta chiaramente e gli opposti si pongono al di fuori dell'Assoluto
stesso: in ciò consiste la "caduta" dell'Assoluto, da cui ha
origine il mondo finito.
Compito degli esseri finiti sarà quello di ritornare all'Infinito,
ricostruire l'unità dell'Assoluto.
Ciò è possibile attraverso la fede
e la religione.