F. W. Schelling
Idealismo trascendentale
Il compito del filosofo è
quello di cogliere l'Assoluto, di riflettere sia sull'aspetto reale
(Natura), sia su quello ideale (Spirito).
La filosofia che riflette su entrambi questi aspetti e che mostra
come le strutture e le leggi dello Spirito siano le stesse della
Natura è definita da Schelling "Idealismo trascendentale"
Nel "Sistema dell' "Idealismo trascendentale"
ricostruisce la storia dello Spirito individuando tre attività:
attività teoretica:
» è l'attività attraverso cui l'Io produce inconsciamente l'oggetto
(attività reale) e lo conosce
(attività ideale).
» L'attività attraverso cui l'Io crea i propri oggetti e conosce se
stesso che crea è l' "intuizione intellettuale"
attività pratica:
» è l'attività dell' Io che, mediante la volontà, modifica gli
oggetti.
» La volontà esige il riconoscimento degli altri esseri e si
concretizza nella morale (che afferma la libertà), nel
diritto
(che afferma la legalità e la necessità), nella storia in cui si
manifesta sia la necessità (perchè in essa si rivela gradualmente
l'Assoluto e il suo disegno) sia la libertà (perchè essa è anche
manifestazione della volontà dell'uomo).
attività estetica:
» è l'attività spirituale più alta, con la quale si coglie l'unità
dello Spirito con la Natura e si annulla l'antitesi attività
teoretica/attività pratica.
» L'arte è esempio di questa identità di Natura e Spirito.
» L'artista produce la sua opera con un atto spirituale (ispirazione)
che si sviluppa in lui spontaneamente (come l'agire della natura)
e inconsciamente: l'artista è solo parzialmente consapevole della sua
opera; è costretto, come da una forza divina, ad esprimere cose che non
penetra interamente, ma che pure vive.
L'arte è quindi:
» manifestazione dell'Assoluto
(espressione dell'unità di Natura e
Spirito); è Infinito che si esprime in modo finito:
» mezzo attraverso cui si può giungere all'Assoluto stesso : è
"organo della filosofia".
N.B.: la valorizzazione dell'arte conduce Schelling all' "Idealismo
estetico"