E. HUSSERL
Gli influssi
Husserl risente della polemica antiempiristica e antipsicologistica
portata avanti dai logici matematici circa il valore dei concetti (Frege:
i concetti hanno carattere formale e universale, di natura non psichica ).
Riprende dal suo maestro, F.Brentano il concetto di intenzionalità
della coscienza (secondo Brentano il modo con cui la coscienza
si rivolge agli oggetti, li "intenziona", determina il
carattere degli oggetti stessi).
Husserl afferma che i concetti hanno natura ideale e universale (eidos);
che il loro valore è indipendente dall'atto di comprenderli e si fonda
sulla pura oggettività (contro lo psicologismo); che essi hanno origine
nell' "esperienza vissuta"("erlebnis")
e vanno intesi non come fenomeni a sé stanti, ma come atti "intenzionali";
che essi possono essere colti solo da una "scienza rigorosa",
la fenomenologia.