La seconda rivoluzione scientifica
La teoria della relatività
Caratteri generali
È la costruzione teorica fisico-matematica sviluppata da A. Einstein
in tappe successive:
la teoria della relatività speciale (1905);
la teoria della relatività generale(1916);
la teoria del campo (unificazione tentata attorno al 1950).
La teoria della relatività si caratterizza fondamentalmente per:
-la critica del meccanicismo ottocentesco
-la negazione del valore assoluto di spazio e tempo: essi sono non
entità di per sé, non hanno valore assoluto, ma relativo ai sistemi di
riferimento di volta in volta assunti.
Da qui:
-accettazione dell'idea che ogni sistema di coordinate ha il suo
tempo e il suo spazio particolari
-crisi del carattere euclideo della geometria dello spazio fisico.
Implicazioni cosmologiche
-Affermazione di un universo finito ma illimitato (spazio curvo)
-affermazione dell'idea che nell'universo non esistono sistemi di
riferimento privilegiati:
la descrizione dei fenomeni è relativa al proprio sistema di
riferimento (alla posizione in moto o in quiete dell'osservatore)
-affermazione dell'idea che l'oggettività scientifica trova il
proprio fondamento non più negli "assoluti" (spazio-tempo), ma nell'uniformità
("invarianza") delle leggi fisiche
affermazione del criterio della semplicità nella scelta delle ipotesi
Valore tecnico
-equivalenza di massa ed energia:
-una diminuzione della massa implica una emissione di energia:
es. bomba atomica
-un assorbimento di energia comporta un aumento o una creazione
di massa: es. effetto fotoelettrico
-la relatività generale come alternativa alla gravitazione universale
-introduzione di una quarta dimensione (il tempo) nella descrizione
dello spazio
Valore epistemologico
-le nozioni della fisica classica sono mezzi per risolvere problemi,
non descrizioni "vere" della natura
-conferma del Convenzionalismo (affermazione della natura artificiale
e strumentale dei concetti scientifici)