Il secondo Wittgenstein : la teoria dei giochi
linguistici
In un secondo momento Wittgenstein abbandona le tesi esposte nel
"Tractatus" circa il rapporto necessario
mondo-linguaggio.
Egli afferma che tale rapporto non è unico, ma può assumere forme
diverse, come diverse possono essere le forme di linguaggio.
Da qui: il linguaggio è non la raffigurazione della realtà, ma
attività che segue delle regole, insieme di giochi linguistici.
Il significato delle proposizioni non dipende dal riferimento a
fatti esterni (verificabili empiricamente), ma dalléimpiego delle
parole che le costituiscono nei diversi contesti.
Criterio di significanza: non è più la verificabilità, ma l'uso
liguistico.