La teoria dell'evoluzione


L'idea di "evoluzione", già apparsa più volte nella storia del pensiero, trova la sua sistemazione teorica in C. Darwin (1809-1892), ma è anticipata dal biologo J.B. Lamarck (1744-1829) e dall'economista T.R. Malthus (1766-1834).

Secondo Lamarck :

-la differenza tra una specie e l'altra non è di qualità, ma di quantità (di quantità di organi)
-la "funzione crea l'organo": gli organi possono essere potenziati, sorgere ex novo, atrofizzati, in relazione all'uso che le specie ne fanno in risposta all'ambiente
-le trasformazioni degli organi si trasmettono ereditariamente (cfr. più tardi Mendel)

Secondo Malthus:

le specie viventi aumentano secondo una progressione geometrica, mentre i mezzi di sussistenza aumentano secondo una progressione aritmetica.

Secondo Darwin:

su questa base ipotizza una "lotta per l'esistenza" . In essa sopravvivono le specie che meglio si adatteranno all'ambiente. L'adattamento avviene per "selezione naturale": la natura si seleziona da sola e sopravvivono le specie più forti.
Darwin avanza inoltre l'idea che è possibile passare da una specie all'altra e che l'uomo deriva dalla scimmia.


N.B.: l'ipotesi evoluzionistica (che trovò alcune conferme) divenne una teoria di spiegazione di tutta la realtà con il filosofo H. Spencer